Analisi dei dati
Origine e modalità di realizzazione
Il presente sito si basa sui risultati del Censimento dei siti minerari abbandonati, realizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (nel seguito ISPRA) dall’ottobre 2002 al marzo 2006 su richiesta del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (nel seguito MATTM) in ottemperanza al comma 1 dell’articolo 22 della legge 179 del 31/07/2002 “Disposizioni in materia ambientale”, che recita: «... il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio effettua il censimento di tutti i siti minerari abbandonati».
L’ambito di applicazione di tale censimento è stato definito a partire dal 1870, anno in cui con l’annessione di Roma può dirsi compiuto il processo di Unità d’Italia, e per tutti i minerali solidi di prima categoria, come definiti all’art. 2 del RD n. 1443 del 29/07/1927.
Sono esclusi, pertanto, i combustibili liquidi (petrolio) e gassosi (metano), le acque minerali, termali e i fluidi geotermici.
Nonostante il titolo, il censimento registra tutti i siti minerari che sono stati attivi nell’arco di tempo considerato, compresi quelli tuttora produttivi, o le cui concessioni sono vigenti.
Per la realizzazione del Censimento sono state utilizzate le fonti, dirette e indirette, riportate in Tab 1.
In particolare, oltre alle schede del censimento DICMA 1989, che hanno costituito il punto di partenza per questo lavoro, si è fatto riferimento all’intera raccolta di Relazioni Annuali del Servizio Minerario, disponibili dal 1877 al 1983 [1], ai Bollettini allegati alla Rivista Mineraria Siciliana, dal 1960 al 1990, alla Gazzetta Ufficiale e ai BUR, per i decreti di interesse minerario, alle schede dei registri delle Concessioni degli Ex Distretti Minerari, se e quando ancora disponibili e consultabili.
Si è fatto riferimento, inoltre, a monografie e repertori vari, a volte editi dagli stessi Uffici minerari delle regioni.
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[1] Con l’aggiunta dei Repertori delle Miniere 1921 e 1927, monografie allegate alla Rivista del Servizio Minerario.
Tab. 1 – Lista delle fonti e riferimenti utilizzati nella redazione del Censimento dei siti minerari
La realizzazione del censimento si è articolata su tre fasi:
Fase 1: Acquisizione, informatizzazione, validazione e verifica di del database realizzato su base cartacea dal DICMA, con periodo di copertura 1889 – 1989.
Fase 2: Approfondimento e verifica del database DICMA, integrazione con i siti minerari abbandonati prima del 1889, dopo il 1989 e dei siti ancora attivi con periodo di copertura: 1870–2004.
Fase 3: Ulteriore verifica e omogeneizzazione del database, con procedure di tipo sia formale (criteri omogenei di individuazione e segnalazione delle fonti, eliminazione delle ridondanze e dei doppioni nelle tabelle allegate alla tabella principale, …) che sostanziale (individuazione di criteri omogenei per la definizione dei parametri mineralogici, petrografici e/o giacimentologici) [2].
Il censimento è stato realizzato dal seguente Gruppo di Lavoro ISPRA:
Ing. Giuseppe Marella (Responsabile del Progetto)
Ing. Carlo Dacquino (Responsabile tecnico e coordinamento)
Dott. Giovanni Coletta
Dott. Lorenzo Pistocchi
Dott. Fiorenzo Fumanti
Dott. Marco Di Leginio
Dott.ssa Roberta Carta
Dott.ssa Maria Lettieri
Dott.ssa Agata Patanè (Coordinatore generale ReMi [3])
Hanno collaborato:
per l’acquisizione del censimento DICMA1889-1989 e l’inquadramento geologico-giacimentologico: Prof. Paolo Berry (DICMA), Ing. Annalisa Bandini (SERENGEO), Ing. Carlo Cormio (SERENGEO);
per la Fase 2: Dott. Enrico Zanoletti (siti del Piemonte e Valle d’Aosta), Dott. Daniele Demaldè (Lombardia), Dott. Mauro Greco (Emilia-Romagna, Trentino AA, Veneto e Friuli Venezia Giulia), Dott. Matteo Mazzali (Toscana e Liguria), Sig. Marco Cecchetti (Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo), Ing. Fabrizio Zomparelli (Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria), Dott. Giorgio Pisana (Sicilia), Dott. Roberto Rizzo (Sardegna);
per la Fase 3: Dott. Mauro Greco (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino AA, Veneto e Friuli Venezia Giulia), Sig. Marco Cecchetti (Toscana, Liguria, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Sardegna), Ing. Fabrizio Zomparelli (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).
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[2] Il censimento è stato continuamente aggiornato anche dopo la consegna al MATTM, con particolare riferimento alle modifiche di stato dei siti già censiti, all’introduzione di nuovi siti concessionati e alla georeferenziazione dei siti minerari, sulla base dell’incrocio delle informazioni storiche e dei toponimi indicati nei decreti di concessione con i dati del Geoportale Nazionale.
Nelle sotto_pagine di questa sezione è riassunta un'analisi dei risultati, che è consultabile in forma completa nel pdf scaricabile